Il progetto consiste nella ristrutturazione di un edificio di fine Ottocento nel centro storico di una piccola città della provincia di Bergamo, costruito originariamente come scuola elementare. L’intenzione era di rendere l’edificio fruibile ai cittadini, rinnovando e ampliando la struttura originale per trasformarla nella nuova biblioteca comunale, diventando così un centro culturale. La pianta a forma di C dell’edificio originale e la necessità di maggiore spazio suggerivano l’aggiunta di un nuovo blocco sul lato aperto, creando così una corte interna e trasformando l’edificio in un più imponente “palazzo” intorno a una corte. Il nuovo volume è collegato solo tramite il seminterrato, mantenendo una distanza fisica e morfologica studiata dall’edificio esistente. La nuova struttura assume la forma di una libreria a tripla altezza, contenuta in un guscio trasparente o scrigno, protetta da frangisole formati da libri in terracotta sostenuti da un sistema di profili in acciaio che schermano e filtrano la luce solare. Questo “diaframma”, caratterizzato dalla libera rotazione dei libri, definisce simbolicamente il carattere e il significato dell’intero edificio.